Per le News di oggi vi proponiamo l'intervista a Lucien, un ragazzo che vuole iniziare il suo percorso di mentore, dopo essere stato accolto in famiglia proprio grazie al progetto "Famiglie senza Confini".
Un progetto promosso e finanziato dall'assessorato al welfare del Comune di Bari, in collaborazione con Gea.
Eccone uno stralcio.
#assessoratoalwelfare
#comunedibari
@francescabottalico
#famigliesenzaconfiniadulti
“Sono stato accolto in una famiglia barese grazie al progetto Famiglie senza Confini promosso e finanziato dal Comune di Bari in collaborazione con la cooperativa Gea e da allora non mi sono sentito piu solo. Non e stato facile per me. Arrivavo dalla Guinea, non sapevo parlare ne capire l’italiano, non conoscevo nessuno”.
Lui si chiama Lucien ed e arrivato in Italia nel 2017 come minore straniero non accompagnato. E scappato dal suo paese per vari motivi anche familiari, ed e stato inserito nel circuito SPAR. Poi e iniziato per lui un momento di riflessione sulla sua vita, da cui ha compreso che se avesse voluto salvarsi avrebbe dovuto integrarsi nella societa.
“Non e stato facile – ha raccontato. La mia priorita era studiare, imparare la lingua italiana per comunicare con le persone, farmi capire, integrarmi realmente. Volevo fare attivita, conoscere gente, apprendere i miei diritti. Ho iniziato dalla licenza media, poi il diploma di scuola superiore e infine l’universita con la frequenza del corso di laurea in Scienze politiche.”
Ora Lucien e all’ultimo anno di facolta. Non solo. E il presidente dell’Associazione studenti stranieri. E impegnato socialmente, vuole essere al fianco di chi si sente solo. Organizza anche progetti culturali tra cui l’AFROFEST festival con il Comune di Bari.
“La famiglia che mi ha accolto nel 2019, grazie al progetto del Comune di Bari e di Gea, Famiglie senza Confini, mi ha dato una seconda possibilita di vita. Nel tempo ho parlato a mio padre del mio desiderio di dare una mano a chi si sente solo o spaesato e lui ha apprezzato. Ora che sono adulto, ho deciso di partecipare al progetto Famiglie senza confini Adulti, diventando mentore. Dare una mano e importante e per me – ha concluso – voglio essere un esempio per molti ragazzi, studenti piccoli o grandi che non sanno cosa fare o a chi rivolgersi. Sono entrato nel mondo dell’attivismo perche vorrei che nessuno si sentisse solo. Oggi sono molto contento perche alcuni di questi ragazzi che ho seguito sono iscritti a scuole o all’universita. Ora anche grazie al progetto Famiglie senza confini adulti, e arrivato il momento di essere ancora piu utile, voglio diventare un mentore”.
Maria Luisa Troisi